Pavimenti in resina epossidica autolivellante

I pavimenti autolivellanti sono una delle applicazioni più frequenti dei rivestimenti in resina, sfruttando le caratteristiche peculiari del materiale epossidico.

L'intervento consiste nella formazione di una pavimentazione in resina epossidica continua, pigmentata in pasta, in grado di autolivellarsi in fase di indurimento e che mantiene le medesime caratteristiche di resistenza chimica e meccanica su tutto lo spessore del pavimento, compreso fra i 2 e i 3 mm.

Pavimenti in resina autolivellante zoomable

Strati dei pavimenti in resina autolivellante

  1. Eventuale verniciatura (pigmentata o trasparente, lucida o opaca) 200µm.
  2. Autolivellante in resina epossidica 1500µm.
  3. Rasatura in resina epossidica 350µm.
  4. Rasatura in resina epossidica 350µm.
  5. Pavimento esistente (massetto di cemento).

Il trattamento autolivellante rende il pavimento in resina:

  • antipolvere, antiolio e impermeabile,
  • resistente all'abrasione leggera ed agli agenti chimici aggressivi,
  • facilmente pulibile, decontaminabile,
  • esteticamente piacevole.

Applicazioni dei pavimenti

Questo rivestimento in resine epossidiche autolivellate è adatto a superfici dove è necessaria una frequente pulizia ed igiene come:

  • in pavimenti di industrie farmaceutiche o alimentari,
  • in ospedali, cliniche,
  • ambulatori medici e veterinari.

Le pavimentazioni autolivellanti sono peraltro spesso scelte per le caratteristiche di planarità della superficie, sono perciò particolarmente adatte in combinazione con colori omogenei, ad esempio con il bianco.

Il materiale utilizzato da Resin Floor srl è specifico per la realizzazione di pavimento autolivellato a regola d'arte.

Pro e contro

I vantaggi di questo pavimento risiedono sia nella lavorazione che lo rende particolarmente liscio e planare, sia nel materiale resistente e resiliente dal punto di vista meccanico, stabile dal punto di vista chimico.
Altro pregio di questi pavimenti è il facile rinnovo, semplicemente rifacendo il rivestimento superficiale, in grado di riportare al nuovo l'effetto estetico.

  • la corretta preparazione del sottofondo e la scelta dei cicli per l'aggrappo sono fondamentali per evitare difetti.
  • l'uso non adatto potrebbe evidenziare difetti quali striature superficiali, viraggio del colore (possibile ingiallimenti), opacizzazione in caso di finitura lucida.
  • il naturale invecchiamento del rivestimento può evidenziare una realizzazione non a regola d'arte, per questo è importante rivolgersi ad applicatori con esperienza ed usare materiali di prima scelta.

I pro e contro della resina autolivellante a pavimento evidenziano l'importanza della scelta della giusta tecnica di realizzazione e dei materiali da utilizzare per raggiungere il risultato desiderato.

Voce di capitolato

  1. Pallinatura del fondo del pavimento con macchina che non produce polvere al fine di irruvidire la superficie e migliorare l'aggrappo.
  2. Stuccatura delle cavillature formatesi con stucco epossidico.
  3. Stesura di 2/3 mani di resine epossidiche pure spolverate a rifiuto con sabbia di quarzo.
  4. Finitura dei pavimenti con malte o rivestimenti epossidici stesi mediante spatole dentate.