Le peculiari caratteristiche della resina epossidica rendono possibile l'utilizzo di tale materiale non solo per la realizzazione di pavimentazioni e nei sistemi di rinforzo con fibre di carbonio, ma anche per altri interventi di rinforzo e fissaggio quali l'inghisaggio di elementi prefabbricati in cemento armato, l'ancoraggio chimico e iniezioni per il consolidamento di murature.
Nell'edilizia è richiesta l'esecuzione di fissaggi resistenti e durevoli, cosiddetti inghisaggi, tra elementi strutturali degli edifici a fondazioni, per rendere la struttura stabile.
L'ancoraggio di tale elementi avviene mediante colatura di malte a base di resina epossidica oppure a base cementizia e si realizza nelle seguenti fasi:
L'ancoraggio chimico (o "tassello chimico") si realizza fissando una barra metallica sulla muratura attraverso l'uso di una "colla", anziché meccanicamente per attrito o incastro.
Questa tipologia d'intervento si utilizza per fissaggi con carichi sismici e dinamici, fissaggi in zona tesa e fessurata, fissaggi pesanti strutturali, riprese di getto, fissaggi su fori carotati, montaggio di elementi prefabbricati, consolidamento solai lignei e fissaggi a soffitto.
È possibile quindi fissare solidamente parti in acciaio a strutture in cemento armato, parti in cemento armato a preesistenti strutture, oltre ad una serie di collegamenti tra murature di diverso genere tra loro o tra elementi diversi.
Il materiale utilizzato per il fissaggio ha come requisiti principali la resistenza meccanica e la velocità di indurimento; a tale scopo si rende necessario l'impiego di resine bicomponenti caratterizzate dalla rapida reazione di indurimento omogenea in tutta la massa.