Inghisaggio e ancoraggio chimico

Altri interventi di rinforzo: inghisaggio ed ancoraggio chimico

Le peculiari caratteristiche della resina epossidica rendono possibile l'utilizzo di tale materiale non solo per la realizzazione di pavimentazioni e nei sistemi di rinforzo con fibre di carbonio, ma anche per altri interventi di rinforzo e fissaggio quali l'inghisaggio di elementi prefabbricati in cemento armato, l'ancoraggio chimico e iniezioni per il consolidamento di murature.

Nell'edilizia è richiesta l'esecuzione di fissaggi resistenti e durevoli, cosiddetti inghisaggi, tra elementi strutturali degli edifici a fondazioni, per rendere la struttura stabile.

L'ancoraggio di tale elementi avviene mediante colatura di malte a base di resina epossidica oppure a base cementizia e si realizza nelle seguenti fasi:

  1. preparazione del supporto, che deve essere solido, compatto, privo di parti fribaili e/o in distacco
  2. posizionamento dell'elemento da ancorare
  3. colatura della malta miscelata

Ancoraggio chimico

L'ancoraggio chimico (o "tassello chimico") si realizza fissando una barra metallica sulla muratura attraverso l'uso di una "colla", anziché meccanicamente per attrito o incastro.

Questa tipologia d'intervento si utilizza per fissaggi con carichi sismici e dinamici, fissaggi in zona tesa e fessurata, fissaggi pesanti strutturali, riprese di getto, fissaggi su fori carotati, montaggio di elementi prefabbricati, consolidamento solai lignei e fissaggi a soffitto.

Incollare cemento armato e acciaio

È possibile quindi fissare solidamente parti in acciaio a strutture in cemento armato, parti in cemento armato a preesistenti strutture, oltre ad una serie di collegamenti tra murature di diverso genere tra loro o tra elementi diversi.

Il materiale utilizzato per il fissaggio ha come requisiti principali la resistenza meccanica e la velocità di indurimento; a tale scopo si rende necessario l'impiego di resine bicomponenti caratterizzate dalla rapida reazione di indurimento omogenea in tutta la massa.